Gemito. Dalla scultura al disegno

Mostra a cura di Jean-Loup Champion, Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano.
Quattro opere della collezione permanente della Galleria d’Arte Moderna di Roma partecipano al ricco percorso espositivo della mostra Gemito. Dalla scultura al disegno: il disegno a matita su carta Donna seduta (Anna), 1903; il bronzo La nutrice. Figura femminile seduta, 1915-1920; Busto muliebre, argento, 1919; Medaglione di Alessandro Magno, gesso, 1920.
La mostra napoletana costituisce il secondo capitolo di un ampio progetto espositivo – ideato da Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, e da Christophe Leribault, direttore del Petit Palais di Parigi – volto a celebrare la personalità artistica di Vincenzo Gemito (1852-1929). Dopo Gemito. Le sculpteur de l’âme napolitaine (Parigi, Petit Palais, 15 ottobre 2019 - 26 gennaio 2020), incentrata sull’abilità ritrattistica del Maestro napoletano, la mostra di Capodimonte – suddivisa in nove sezioni ordinate cronologicamente – analizza la produzione di Gemito dagli esordi alla maturità fino alle ultime opere, mettendo in luce la sapienza disegnativa e tecnica dell’artista, la ricchezza dei riferimenti internazionali e anche aspetti più privati, come l’amore per le due donne e muse Mathilde Duffaud e Anna Cutolo.