L'Opera del mese - maggio 2024

Maria Immacolata Zaffuto
(Aversa, 1892 - Roma,1942)
Mandorli in fiori, 1918, encausto, cm 50x61
Galleria d'Arte Moderna, inventario AM 245

La forza prorompente della primavera è protagonista di Mandorli in fiore, pittura a encausto dell'artista Maria Immacolata Zaffuto. L'intera superficie pittorica è occupata dalle ramificazioni dell'albero, che si aprono a raggiera, e dalla generosa infiorescenza.

Nata da padre siciliano e madre napoletana, quarta di otto figli, Maria Immacolata Zaffuto fu una delle artiste più importanti nel campo della rinascita dell'encausto, tecnica a cui, fra gli anni Venti e Trenta, guardarono con particolare interesse diversi pittori e restauratori. La Zaffuto - autrice anche del breve scritto teorico L'encausto (Edizioni della Fiamma, 1924) - aveva iniziato ad appassionarsi allo studio di questa tecnica antica anche grazie alla frequentazione delle lezioni tenute presso la Scuola preparatoria alle Arti Ornamentali di Roma da Tito Venturini Papari, grande studioso della pittura parietale romana.

L’opera Mandorli in fiore (1918), di intonazione orientaleggiante, manifesta un certo interesse dell'artista per il "giapponismo", ancora in voga nei primi decenni del '900, da cui attinge l’essenzialità lineare delle forme. L'artista si specializza nel ritratto, nella natura morta e nelle raffigurazioni di animali, con una spiccata predilezione per le campiture piatte e smaltate, di memoria primitivista.

L'opera è stata esposta nel 1918 alla mostra della Società Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma e successivamente è stata acquistata per la collezione comunale d'arte moderna.

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