StenLex. Rinascita
In esposizione una selezione di opere formato medio-grande tra cui stencil poster e stampa su carta con sostegni di ferro, legno e vetro, e un’installazione stencil poster nel chiostro della Galleria.
Rinascita, rinnovamento e rigenerazione sono solo alcuni dei cardini ideali dello stile innovativo di Sten Lex, pionieri dello stencil poster, che li ha resi tra i muralisti italiani più celebri a livello internazionale.
La mostra, ad ingresso gratuito con la MIC card, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e galleria Wunderkammern. É organizzata in collaborazione con Zètema Progetto cultura.
Le loro enormi figure dai visi sconosciuti e le fitte trame astratte si trovano oggi sui muri di Parigi, New York, Londra, Shangai, Barcellona, Città del Messico, Madrid e Roma.
Sono lavori dinamici che prendono vita nel tempo e rinascono insieme alle pareti, cambiando aspetto e liberandosi dalle matrici d’origine. Volti giganti sorvegliano indisturbati la strada e i passanti, a volte in luoghi frequentati, altre in angoli urbani nascosti e da scoprire, stencil e poster, frammenti di carta dipinti e attaccati ai muri invecchiano e si modificano, muoiono e si decompongono diventando parte dell’opera stessa.
Il primo è romano, l’altra tarantina, classe ’79-’80. I loro nomi compaiono per la prima volta sui muri romani nel 2001 con forti richiami al cinema, all’arte sacra e alla cultura pop, prima separatamente, realizzando ritratti di personaggi dei b-movies italiani e telefilm americani anni ’70 come Hitchcock, Orson Welles e Bergman. A partire dal 2005, le loro strade e i loro nomi si uniscono, sprigionando il doppio dell’energia e della creatività nelle loro opere. Passando dai volti iconici di francobolli e banconote ai disegni e poster su carta velina, arrivano alla creazione di quella che definiscono Hole School, introducendo la mezzatinta nello stencil, figure optical composte da pixel o linee.
Dal 2010 al 2013, realizzano ritratti di persone anonime su grandi facciate, per lo più studenti e professori ripresi da annuari universitari degli anni ’60-’90: è questo il periodo dove più si allontanano dall’iconografia Pop per dare spazio a personaggi sconosciuti appartenenti alla classe media.
La costante sperimentazione, che costituisce il segno della loro arte, conduce presto i due artisti all’invenzione dello “stencil poster”, una tecnica basata sulla combinazione di mezzi toni e stencil, che si ispira alle incisioni classiche e alle stampe odierne, designandoli come “incisori del nuovo millennio”. Lo Stencil Poster consiste nell’incollare un poster a parete come fosse carta da parati, ritagliarlo per farne una matrice, dipingerlo e infine lasciare che gli agenti atmosferici, sostituendosi agli artisti, rivelino l’opera finale distruggendo la matrice di carta e facendo emergere il dipinto sottostante. Questo processo va contro l’utilizzo principale dello stencil che è la sua riproducibilità, la matrice decadendo rende l’opera “unica” e non più replicabile, un paradosso della tecnica.
Il loro stile si evolve ancora in maniera sorprendente dal 2013, epoca in cui i due artisti virano dal figurativo verso la composizione di forme, linee e paesaggi astratti, subendo l’influenza di artisti quali Kandinskij, Mirò, Dorazio, Twombly, Sol LeWitt, e Frank Stella ma non abbandonando mai la strada, luogo dove tutto ha avuto inizio.
Apprezzati non solo in Italia, nel 2008 vengono invitati da Banksy al suo Cans Festival a Londra e, sempre più richiesti, negli anni seguenti iniziano a lavorare superfici immense creando opere gigantesche per alcuni dei più importanti festival a livello internazionale come il Nuart Festival di Stavanger in Norvegia (2008, 2010), il Living Walls di Atlanta negli USA (2012), il Katowice Street Art Festival in Polonia (2013), il Palma festival a Caen in Francia (2019) e molti altri. Nel 2014, l’Istituto di Cultura Italiano li supporta per realizzare una facciata a Shangai, dal titolo “Vulcano”. Nel 2014 realizzano “Arazzo” al Foro Italico di Roma. Lo stesso anno partecipano a mostre collettive in musei di arte contemporanea come il Maco di Oaxaca in Messico, la Caixa Cultural di San Paolo in Brasile e il Cafa Museum in Beijing.
Tra i loro ultimi progetti è da ricordare la partecipazione alla mostra “Cross the Streets”, al MACRO di Roma nel 2017.
L’installazione stencil poster di Sten Lex è realizzata in contemporanea alla mostra di Shepard Fairey, uno degli artisti di UrbanArt più conosciuti a livello globale, fino al 27 novembre 2020 allestita alla GAM e attualmente visitabile nella sua versione virtuale sulla piattaforma Lieu.City
Informazioni
Riapertura dal 27 aprile 2021
Prorogata fino al 27 giugno 2021
Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
Ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
Lunedì, 1 maggio
CONSULTARE SEMPRE LA PAGINA AVVISI prima di programmare la visita al museo.
Consultare la pagina: Biglietti
Preacquisto consigliato online
Tel. 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Promossa da
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali e Wunderkammern Gallery, organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
Sala stampa
Galleria
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