ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto
Un tributo alla Capitale d’Italia attraverso gli artisti che l’hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi. Una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del ‘900 con in primo piano la città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e linguaggi diversi.
Presentate oltre 180 opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, in una rilettura ideale della cultura artistica di Roma, una città ipercentrica, seppur multiculturale, nella quale, nei decenni, si sono andate sedimentando diversità e univocità non sempre o non solo in conflitto fra di loro. Proprio come nella specificità cronologica individuata che, lungo il Novecento, si svolge fra Modernità e Tradizione, da Ernesto Nathan, Sindaco di Roma (1907-1913) di dichiarata ispirazione mazziniana negli anni di complessa gestione della capitale, fino al decennio dei grandi movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale ormai universalmente identificata col nome dell'anno in cui si manifestò in maniera più preponderante: il Sessantotto.
La mostra si muove quindi su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create. Con in primo piano la città, quindi, la sua storia e i suoi luoghi, nelle dissimili ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento, molte volte anticipando temi e stili rispetto ad altri capoluoghi italiani così come per altre capitali europee.
In mostra opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.). A chiusura, intesa però come apertura verso un’“altra” Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).
Anche l’allestimento della mostra, che coinvolge tutto il museo, è stato pensato tenendo presente il nesso tra i diversi ambienti artistici, tra luoghi temporali e iconografici contigui, al fine di rappresentare la vivace e intensa vita artistica della Capitale. A tal fine anche i tradizionali apparati didattici sono affiancati, in ciascuna sezione, da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. Attraverso l’individuazione di tre concetti chiave – Architettura e urbanistica / Società/ Arte – sarà consentito visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.
In occasione della mostra organizzate anche (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione.
Grazie alla collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, la mostra viene anche arricchita da una specifica sezione dedicata ai FILM D’ARTISTA degli anni Sessanta, realizzati dai maggiori artisti che hanno lavorato a Roma, reinventando il linguaggio cinematografico a fini artistici: Franco Angeli, Gianfranco Baruchello, Mario Schifano e Luca Maria Patella. Da luglio 2018 e per tutto il periodo della mostra saranno visibili: MARIO SCHIFANO - Ferreri (n.d.), Fotografo (n.d.), Reflex (1964), Vietnam (1967), Film (1967), Souvenir (1967); GIANFRANCO BARUCHELLO - Non accaduto, (1968); LUCA MARIA PATELLA - Terra animata (1967), SKMP2 (1968); FRANCO ANGELI - [Attualità] (1967), Schermi (1968), New York (1969).
Da ottobre la mostra si arricchisce di nuove opere mentre continua la serie di iniziative collegate all’esposizione con l’intento di ricostruire, attraverso le arti e la cultura del periodo, un’immagine a tutto tondo della città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e linguaggi diversi.
Ai tanti e importanti artisti già presenti, si aggiunge un’opera esemplare di Fausto Pirandello, Il remo e la pala (1933) in prestito speciale dal Museo del Novecento di Milano. La tela è una delle “storie sospese fra realtà e mito”, caratteristiche della produzione degli anni Trenta, quando l’artista porta a maturazione spunti cézanniano-cubisti, suggestioni simboliste, primitiviste e metafisiche e un uso del colore precisato a confronto con i “tonalisti” della Scuola Romana.
Entrano in mostra anche due nuovi capolavori del Futurismo romano, La corrida (1929-30) di Enrico Prampolini e Aeropittura (1934) di Osvaldo Peruzzi, oltre che una nuova opera di Giulio Turcato, Avventuristico (1962), altro suo capolavoro che può essere ammirato accanto al suo Comizio (1950), dipinto eccellente per descrivere il passaggio dell’artista dalla figurazione all’astratto, fra gli anni Cinquanta e Sessanta. A queste opere è contrapposto Bacio indelebile (post 1960) di Tomaso Binga in modo da rafforzare la pagina dell’arte sperimentale degli anni Sessanta della mostra.
RASSEGNA STAMPA
Hidalgoarte.it , 22/03/18, Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto
Ansa.it 28/03/2018, Roma città moderna e la sua arte
Artapartofculture.net, 28/03/18, Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto
Romatoday.it, 28/03/18, Roma Città Moderna. Da Nathan al Sessantotto
Mycultureinblog.blogspot.it, 28/03/18, “ROMA CITTA' MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”
Arte.it, 29/03/18, Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto
Visitlazio.com, 29/03/18, Roma Città Moderna. Da Nathan al Sessantotto
Italianbabylon.net, 29/03/18, ROMA CITTA' MODERNA. Da Nathan al Sessantotto
LavocedelLazio.it , 29/03/18, La cultura artistica di Roma nel ’900 fra Modernità e Tradizione
Neapolisroma.it, 31/03/18, Roma Città moderna. Da Nathan al Sessantotto di Fabio Pompei
Theparallelvision.com, 31/03/18, La Roma del ‘900 in mostra alla Galleria d’Arte Moderna
Roma.repubblica.it, 01/04/18, Dal sindaco Nathan al Sessantotto: Roma si mostra "città moderna" di Arianna Di Cori
Lazionauta.it, 02/04/18, Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto
Zedinfo.it, 03/04/18, Roma attraverso l’Arte del ‘900 nella mostra: “Roma Città Moderna. Da Nathan al Sessantotto” di Giuseppe Longo
GothicNetwork.org, 10/04/18, GAM di Roma. Tra Nathan e la contestazione di Nica Fiori
Pitturaedintorni.it, 26/04/18, ROMA CITTA'MODERNA. Da Nathan al Sessantotto
Eventi culturali magazine.com, 31/05/18, Incontri in mostra e due nuove opere in mostra Roma città moderna
Abitarearoma.net, 31/05/18, Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto di Bruno Cimino e Bruna Fiorentino
Zedinfo.it, 04/06/18, Incontri in mostra e due nuove opere arricchiscono l'esposizione Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto
Lazionauta.it, 03/06/18, Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto
Information
Dal 29 marzo al 16 dicembre 2018
Da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura la biglietteria chiude mezz'ora prima
N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli Avvisi
Intero: € 7,50 - ridotto: € 6,50
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) :
intero: € 6,50 - ridotto: € 5,50
Ingresso gratuito per i residenti a Roma e nell'area della Città Metropolitana nella prima domenica di ogni mese
La MIC card è acquistabile nei musei e online all’indirizzo miccard.museiincomuneroma.it
Tel 060608 (tutti i giorni 9.00 - 19.00)
Organizzazione
Zètema Progetto Cultura
Sponsor Sistema Musei in Comune
Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane
Media partner Il Messaggero
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