L'Opera del mese - agosto 2021

Agosto 2021
Giovanni Omiccioli (Roma 1901-1975)
Nuotatori, 1940
Olio su tela, cm 50x64,2
Inv. AM 4705

Nuotatori, 1940 Giovanni Omiccioli (particolare)

Nell’acqua verde smeraldo si intravedono i corpi di tre nuotatori; un quarto sta in bilico sul trampolino, mentre una donna in costume bianco, di spalle, guarda verso l’orizzonte. Sullo sfondo si intravede il profilo di una città che è possibile identificare con Venezia, come sembrerebbero suggerire le cupole rosate e il campanile. Proprio nel 1940 Omiccioli partecipa per la prima volta alla Biennale veneziana, presentando un ritratto, Anna, esemplificativo del suo particolare talento lirico e descrittivo.
In realtà l’artista, dal 1933 vicino alla Scuola Romana e in particolare a Mario Mafai, con cui condivide una profonda amicizia, esprime le sue prove più convincenti proprio nel paesaggio e nella veduta urbana: a partire dagli anni Quaranta sono numerosi gli scorci romani raffiguranti Monte Mario e Grotta Rossa, il Tevere e il litorale laziale fra Torvaianica e Passoscuro; la serie degli Orti documenterà le trasformazioni del quartiere Flaminio durante il Ventennio; in altre vedute dall’intonazione più marcatamente sociale il pittore racconta la vita dei poveri a Ponte Milvio, i quartieri pieni di sfollati e baracche negli anni della guerra e della resistenza, le strade romane popolate di venditori, carretti e povera gente.

In questa scena, caratterizzata da un colore denso e brillante, prevale invece un’intonazione spensierata, accentuata dal chiarore della luce estiva: i corpi dei bagnanti sono definiti in modo sintetico e corposo, così come gli sfaccettati flutti marini, evidenziando i molteplici riferimenti italiani e internazionali (in particolare la raffigurazione del corpo umano di Rolando Monti, la pennellata solida e costruttiva dei bagnanti di Paul Cézanne, le cromie espressioniste di Maurice de Vlaminck) che concorrono a definire la ricca personalità artistica di Omiccioli.

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