L'Opera del mese - giugno 2024

Nino Franchina
(Palmanova, UD, 1912 – Roma 1987)
Nudino, 1938
Terracotta, altezza cm 47
Inventario AM 1262

Nino Franchina,  Nudino

La piccola scultura in terracotta Nudino (1938) di Nino Franchina raffigura una donna seduta nell’atto di spogliarsi. La donna è nuda e solleva le braccia attorno alla testa, nascosta dal panneggio del vestito arrotolato.

Franchina esordisce a Palermo agli inizi degli anni Trenta, momento del "Gruppo dei Quattro", di impronta neocubista, con Guttuso, Pasqualino Noto e Barbera. L'artista trova ispirazione nell'archeologia, da cui trae spunti relativi alla ricerca plastica, e riflette sulle potenzialità dei materiali naturali e sulle loro caratteristiche espressive. Il tema del nudo femminile consente una sorta di "ritorno alle origini", agli aspetti quotidiani dell'esistenza: una poetica arcaizzante, essenziale e anticelebrativa, ispirata dal carisma di Arturo Martini. Nudino esemplifica anche la predilezione per il piccolo formato e per una finitura materica e tattile fortemente espressionista. Come ha scritto l'amico Dorazio, la tematica del nudo ha significato per Franchina "la possibilità di trovare un'armonia nella forma del più antico e versatile modello della scultura (il nudo femminile) e lo costruiva prima nei suoi disegni e poi adattando la materia alle sue mani, argilla, gesso, pietra, legno, bronzo o ferro”.

Con il trasferimento a Milano e l'adesione al movimento "Corrente" Franchina abbraccia un nuovo realismo, in contrapposizione alle tendenze idealizzanti del Novecento. Dopo il trasferimento a Roma nel 1939 e la partecipazione all'Art Club, avrebbe prevalso la riflessione sui valori lineari che, svincolandosi dal soggetto, sarebbero maturati nella direzione della sintesi e dell'astrazione.
L'opera Nudino è stata realizzata nel periodo immediatamente antecedente il trasferimento dell’artista da Milano a Roma; esposta nel 1939 alla III Quadriennale d'Arte Nazionale, insieme ad altre due terrecotte, è stata acquista in quell'occasione dal Governatorato di Roma per la cifra di 1500 lire.

 

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