Osvaldo Peruzzi - Splendore geometrico futurista
Mostra a cura di Massimo Duranti e Andrea Baffoni.
La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e gli Archivi Gerardo Dottori celebrano, alla vigilia dei vent’anni dalla scomparsa, l’arte del pittore futurista Osvaldo Peruzzi (1907-2004), uno degli ultimi futuristi a divulgare le tesi rivoluzionarie del movimento marinettiano, con una mostra sintetica ma esaustiva della sua parabola espressiva, curata da Massimo Duranti e Andrea Baffoni, i quali hanno studiato per l’occasione un particolare focus su opere dei decenni Trenta-Sessanta provenienti da collezioni pubbliche e private, oltre che da quelle della famiglia, le figlie Stella e Cristina, fra le quali opere storiche e significative poco conosciute al grande pubblico.
Osvaldo Peruzzi è stato personaggio non secondario degli sviluppi del Futurismo degli anni Trenta e primi Quaranta del Novecento per la sua spiccata e originale personalità maturatasi già sullo scorcio dei Venti e l’esordio dei Trenta, quando Marinetti lo battezzò futurista alla Galleria Pesaro di Milano.
Esposta anche l’opera di collezione della Sovrintendenza Capitolina, Galleria d’Arte Moderna, fra le più conosciute dell’artista. Una fra le aeropitture dell’inizio degli anni Trenta più significative dell’artista livornese, non a caso esposta al Guggenheim di New York nella grande mostra sul Futurismo del 2014. Un preciso segno distintivo del Futurismo a cavallo fra la prima stagione “eroica” e gli sviluppi successivi che porta direttamente alla fase dell’idealismo cosmico e ai preludi astratti.
Hanno collaborato alla mostra anche il Comune di Livorno, la Fondazione Primo Conti di Fiesole che possiede l’Archivio Peruzzi donato direttamente dall’artista, l’Archivio di Stato di Milano che conserva suoi preziosi documenti e suoi interessanti disegni degli esordi artistici, e la Fondazione Livorno, che a seguire ospiterà presso i proprio spazi espositivi la presente rassegna ampliata con tutti i dipinti in loro collezione, in occasione del 20° anniversario della scomparsa del futurista livornese.
Oltre ai dipinti di Peruzzi è anche esposta una sua tela tarda che ritrae il collega e amico futurista Gerardo Dottori. In mostra anche dodici disegni, comprendenti un gruppo cinque cartoline postali, conservate presso l’Archivio di Stato di Milano, con sul retro dei disegni datati tra 1929 e il 1932 inviate all’amico Armando Silvestri. Esposti anche una serie di documenti inediti in prestito dalla Fondazione Primo Conti di Fiesole.
Gangemi Editore
Informazioni
Dal 23 giugno 2023 alal 15 ottobre 2023 - prorogata al 19 novembre 2023
dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
Lunedì
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Consigliato il preacquisto online
Tel. 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Promossa da Archivi Gerardo Dottori
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali
A cura di Massimo Duranti e Andrea Baffoni
Con il patrocinio di Comune di Livorno, Fondazione Livorno, Fondazione Primo Conti di Fiesole, Archivio di Stato di Milano
Organizzazione Archivi Gerardo Dottori
Supporto organizzativo Zètema Progetto Cultura
Sala stampa
Galleria
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