L'Opera del mese - agosto 2023
Lorenzo Clinio Lorenzetti
(Mantova 1908 - Milano, 1931)
Ragazzo che si tuffa, 1930-1931
statua in bronzo, altezza cm 116
inv. AM 826
Il bronzo raffigura un ragazzo in procinto di tuffarsi. Il corpo è nudo con le gambe leggermente flesse e il busto piegato in avanti; le braccia sono allungate all'indietro, le mani sono chiuse con le dita distese. Lo sguardo, fisso innanzi a sé, ha un'espressione assorta, quasi stranita: i capelli rasati a zero, gli occhi spalancati, la bocca leggermente dischiusa esprimono la concentrazione che precede l'azione sportiva. L'impressione è enfatizzata dal modellato compatto e da una superficie levigata e lucida, che esalta la tensione delle anatomie.
La scultura, come risulta da documenti inventariali, fu acquistata dal Governatorato alla I Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma, aperta nel gennaio del 1931 presso il Palazzo delle Esposizioni e conclusasi nel giugno dello stesso anno . Il bronzo, di buona fattura, fa parte di quel gruppo di sculture che Lorenzetti eseguì in brevissimo tempo a partire dal 1930 - usando il bronzo o il gesso rivestito da una patinatura colorata, a simulare la terracotta o il metallo - rivelando una chiara volontà di recupero della statuaria antica, pur con un linguaggio moderno che, nella volumetria sintetica e quasi arcaizzante, è riconducibile alla cultura novecentista.
Nato a Mantova nel 1908 da una famiglia povera, Lorenzetti venne sostenuto negli studi dalla Fondazione Franchetti, il cui sussidio gli consentì di frequentare l'accademia milanese, dove ebbe, tra gli altri docenti, Adolfo Wildt. La morte prematura dell'artista, scomparso a soli 23 anni, rende particolarmente preziose le poche opere superstiti. Nelle collezioni civiche del Museo di Palazzo Te a Mantova è conservata una replica del Ragazzo che si tuffa in gesso patinato.
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