L'Opera del mese - giugno 2021
Giugno 2021:
Giorgio Morandi (Bologna 1890-1964)
Natura morta, 1932
Olio su tela, cm 62,2x72
Inv. AM 1056
Il dipinto raffigura un tavolo sul quale sono disposte una ciotola, bottiglie e vasi di diversa foggia e misura e un oggetto simile a un righello che taglia trasversalmente il ripiano. Il soggetto rientra fra le composizioni tipiche di Morandi, affezionato al genere della natura morta, che gli consente la meditazione sui volumi e gli archetipi geometrici delle forme. "Ci sono due cose in un pittore, l'occhio e il cervello", aveva detto Cézanne: rileggendo l'esperienza del maestro di Aix-en-Provence e quindi dei cubisti, Morandi, dopo avere attraversato la stagione metafisica, a partire dagli anni Venti indaga il paesaggio e gli oggetti per arrivare allo studio dei "valori plastici" e della forma universale. In questa natura morta la composizione è concepita con estremo rigore, controllo ed equilibrio, in un delicato gioco di bilanciamenti interni, in cui gli oggetti e le loro ombre costruiscono un insieme organico e compatto.
Il colore - improntato a una gamma di tinte neutre e brune, cui si aggiungono le cromie complementari del giallo tenue e del viola glicine - si stende corposo, animato da sapienti accenti luminosi. L'approccio cerebrale dei cubisti si trasforma così in una visione intima e reale, nella quale gli oggetti acquistano un fascino segreto ed enigmatico, che scaturisce dalla poesia del quotidiano e dalla grazia di una miracolosa riduzione all'essenziale, nella ricerca di una nuova classicità.
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